LA RETE DI VOLONTARI
PER IL MONITORAGGIO DEGLI EFFETTI
DEI TERREMOTI
L’Agenzia Regionale di Protezione Civile della Regione Emilia Romagna ha una convenzione quadro triennale con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia per il supporto in attività di Protezione Civile connesse al rischio sismico.
Nell’ambito delle attività di gestione di una emergenza sismica, in casi in cui possano manifestarsi danni a persone o cose, o forte risentimento su un’estesa area del territorio regionale che possa mettere in allarme la popolazione, è opportuno che la Protezione Civile sia in grado di acquisire ogni tipo di informazione speditiva utile all’individuazione di aree a priorità d’intervento (di soccorso e assistenza delle persone, di riattivazione dei servizi essenziali e di avvio delle attività di verifica dell’agibilità delle strutture ed eventuale messa in sicurezza).
Tra queste, il rilievo macrosismico speditivo riveste uno strumento noto di rilevante efficacia ed è essenziale che possa essere svolto in tempi rapidi e nel modo più esteso possibile. Al rilievo macrosismico – svolto da personale specializzato di INGV e del DPC – possono contribuire molteplici attività.
L’OGS di Trieste ha messo a punto un sistema di monitoraggio rapido del risentimento fatto con una metodologia standard tramite l’impiego di una rete di volontari di Associazioni di Protezione Civile appositamente addestrati e residenti nel territorio, i cui risultati, verificati sia con attività esercitativa sia all’occorrenza di situazioni reali, sono stati valutati positivi dal sistema di Protezione Civile della Regione Friuli-Venezia Giulia.
A questa esperienza si è ispirata l’Agenzia che, tra il 2019 e il 2025, ha costruito una Rete che, ad oggi, conta 248 località di monitoraggio presidiate da altrettanti volontari.
In pratica l’attività della RETE si svolge secondo il seguente ordine temporale di operazioni:
- in seguito all’accadimento di un evento sismico con M > 3,5 all’interno del box geografico individuato (Area d’Interesse, AI), l’Agenzia invia un messaggio d’attivazione ai contatti telefonici dei volontari formati; il meridiano di LONG. N 11°00’ divide l’Area d’Interesse AI in due in box, OVEST e EST: in funzione delle coordinate dell’epicentro di un evento sismico, l’Agenzia attiva un gruppo di volontari diverso, Gruppo OVEST e Gruppo EST ; alcuni volontari del Gruppo OVEST e del Gruppo EST sono attivati sempre perché la loro località di monitoraggio ricade in un’area di sovrapposizione OVEST-EST (10°45’-11°15’ Long E – 43°30’-45°30’ Lat N);
- ogni volontario è referente di una località assegnata, sempre la stessa, della quale deve fornire una traccia del risentimento della popolazione all’evento sismico; indicativamente per località assegnata, si deve intendere la porzione di territorio attorno al punto geografico, calcolato con Latitudine e Longitudine, tale da consentire un numero sufficientemente vario di interviste;
- dal momento in cui i volontari ricevono il messaggio, hanno 12-24 ore per compilare una scheda on-line il cui link è contenuto nel messaggio;
- la modalità di compilazione della scheda presuppone una serie di interviste (min. 5, max. 20) alla popolazione; ogni volontario si deve muovere in un territorio dove presumibilmente c’è stato risentimento di un evento sismico, se non anche effetti visibili di danni più o meno gravi;
- il volontario che esegue le interviste è stato opportunamente formato per evitare di avvicinarsi a qualsiasi situazione di pericolo;
- finita la serie di interviste, ogni volontario compila la scheda on-line e la invia al Centro di Analisi delle schede; le schede sono prima validate, poi elaborate al fine di ottenere una rappresentazione cartografica del rilievo degli effetti del terremoto a disposizione dell’INGV e del sistema di Protezione Civile per fornire informazioni utili per l’organizzazione degli interventi di soccorso ed i controlli speditivi sulla stabilità degli edifici.
Ad oggi sono stati organizzati in Emilia-Romagna numerosi cicli di corsi a carattere teorico-pratico, tenuti da funzionari dell’Agenzia e dell’INGV, sui concetti base riguardanti l’attività sismica (cosa sono i terremoti, perché e dove avvengono, come si misurano, che effetti producono), sulla compilazione di una scheda in forma di test e le modalità di monitoraggio.
Il progetto è stato reso possibile anche grazie alla collaborazione ed alla disponibilità dei Coordinamenti e delle Consulte provinciali del Volontariato di Protezione Civile che hanno messo a disposizione sedi, personale ed attrezzature.